Sesta Edizione Emozioni in musica
5-6-7-8 agosto 2019
DRUPI
Giampiero Anelli, da sempre noto con lo pseudonimo di Drupi, nasce a Pavia nel 1947. Già a 15 anni si esibisce nelle balere pavesi. Il suo esordio discografico avviene nel 1970, quando pubblica il suo primo 45, “Che ti costa”. Nel 1973 partecipa al Festival di Sanremo con “Vado via”: si classifica ultimo, ma il brano nei mesi successivi scala le classifiche di mezza Europa. “Rimani” e poi “Piccola e fragile”, rispettivamente al secondo posto ed al primo posto nella hit parade italiana nel 1974 e nel 1975, ne rafforzano il successo. In possesso di una voce unica, decisamente nera, ha dimostrato e dimostra una freschezza al di là dei tempi che lo ha portato ad un successo internazionale. Da allora sino ad oggi il suo stile scarno, essenziale ma pieno di autentica passione, immediatamente riconoscibile, ha fatto sì che continua ad essere un artista stimato e apprezzato anche nei Paesi dell’Est europeo, dove ancora oggi è uno dei cantanti più seguiti.
STADIO
Il gruppo ha una lunga genesi progressiva come band di accompagnamento di Lucio Dalla già a partire dalla metà degli anni settanta. La fondazione ufficiale del gruppo risale alla primavera del 1981: nel corso della tournée estiva di Lucio Dalla, gli Stadio propongono le loro prime due canzoni, “Grande figlio di puttana” e l’energica “Chi te l’ha detto”, rispettivamente lato B e lato A del loro primo singolo a 45 giri, che esce alla fine dell’anno. Le due canzoni fanno parte della colonna sonora del film “Borotalco” di Carlo Verdone. Nel 1986 partono per gli USA con Lucio Dalla per una serie di concerti e registrano il doppio album live, “DallAmeriCaruso”. Nel 1987 partecipano al progetto “DallaMorandi”, disco e tour.
Nel 1991 esce “Generazione di fenomeni”, singolo che ottiene un ottimo riscontro di pubblico. Nel 1999, gli Stadio hanno ritentato con Sanremo e la canzone “Lo zaino” ha consentito loro di piazzarsi quinti. L’album Occhi negli Occhi del 2002 contiene Sorprendimi, canzone diventata la colonna sonora di tantissimi innamorati. Dopo la pubblicazione dell’album “30 I nostri anni” (per celebrare i trent’anni di carriera), gli Stadio hanno trionfato nel 2016 a Sanremo col brano “Un giorno mi dirai”.
ENRICO RUGGERI
Enrico Ruggeri nasce a Milano nel 1957. Nel 1977 fonda i Decibel, con i quali partecipa al Festival di Sanremo con “Contessa”. Nel 1981 Ruggeri lascia i Decibel e incide il primo album solista, “Champagne Molotov”. Nel 1984 è a Sanremo, dove presenta “Nuovo swing”, raffinato matrimonio tra elettronica e tradizione; sempre al Festival ottiene il premio della critica nel 1986 per “Rien ne va plus”. L’anno dopo, in un inedito trio figlio della comune militanza nella Nazionale cantanti, vince a Sanremo con Gianni Morandi e Umberto Tozzi cantando “Si può dare di più”, scritta da Raf. Nel 1993 torna a Sanremo e vince di nuovo con “Mistero”. È del 1997 “Domani è un altro giorno”, che diventa doppio disco di platino. Personalità eclettica, scrittore e conduttore, nel 2017 riunisce i Decibel, con cui pubblica due album in due anni. “Alma”, l’album 2019 che segna il ritorno del rocker da solista è composto da brani inediti descritti dallo stesso artista come “nuova vita, nuova avventura e nuovo suono”.
MASSIMO RANIERI
Giovanni Calone nasce a Napoli nel 1951. Debutta a soli 13 anni con lo pseudonimo di Gianni Rock e nel 1966 partecipa alla gara televisiva “Canzonissima”. Al cinema, diretto da Mauro Bolognini in “Metello”, vince il David di Donatello. Mentre continuano le partecipazioni cinematografiche e televisive esce il suo primo album con quello che rimarrà il suo nome d’arte, “Massimo Ranieri”. Nel gennaio del 1971 vince “Canzonissima” con “Vent’anni” e nel 1972 esce l’album “‘O surdato nammurato”, registrato dal vivo al Teatro Sistina di Roma con la regia teatrale di Vittorio De Sica, contenente canzoni del repertorio classico partenopeo. Durante il servizio militare ottiene una licenza per partecipare a “Canzonissima”, bissando con “Erba di casa mia” la vittoria dell’anno precedente. Artista poliedrico e amatissimo alterna cinema, televisione, teatro e musical; il ritorno alla canzone coincide con il Festival di Sanremo del 1988, dove stravince con “Perdere l’amore”. Nel 2006 festeggia i suoi quarant’anni di carriera con un doppio album dal titolo”Canto perché non so nuotare…da 40 anni”. Il lavoro raccoglie i suoi migliori successi e alcuni dei più bei brani d’autore degli ultimi vent’anni.